Haveli - Ristorante Indiano
Viale Fratelli Rosselli 31/33r, Firenze
Fermata Tramvia:
Porta al Prato Leopolda
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un tavolo
Tel. +39 055 355695
Orari di apertura
Chiuso il lunedì
Da martedì a domenica:
12.00 – 14.30 / 19.30 – 23.30
Se c’è un luogo che merita di essere esplorato con gusto e curiosità, quello è il Tamil Nadu. Situato nella punta sud-orientale dell’India, affacciato sul Golfo del Bengala, il Tamil Nadu è uno degli Stati più antichi e culturalmente ricchi dell’intero subcontinente indiano. Con una storia che affonda le radici in civiltà millenarie, templi scolpiti nella roccia e un’identità linguistica ancora viva e vibrante, questa regione è una perla poco conosciuta anche dal punto di vista gastronomico.
La cucina del Tamil resta una frontiera inesplorata per molti, anche per chi si considera un amante delle ricette indiane. Cosa la rende così speciale? Tre parole: spezie, riso e cocco. Ma non solo.
Gran parte della cucina tamil è vegetariana, fortemente influenzata dalla filosofia induista. Tuttavia, lungo le zone costiere si trovano piatti di pesce e frutti di mare che raccontano la vita quotidiana di chi vive vicino all’oceano.
In Tamil Nadu la colazione è un affare serio. I piatti mattutini sono veri e propri pasti completi, ricchi di proteine, fermenti e spezie. Idli, dosa, vada e pongal sono solo alcune delle delizie che si possono gustare appena svegli.
Il classico Tamil meal si consuma su una foglia di banano, con una serie di portate servite in sequenza: dal riso con sambar (zuppa di lenticchie speziata), al rasam (brodo piccante e profumato al tamarindo), fino ai dolci a base di latte e zucchero di canna. Mangiare con le mani, come nella maggior parte delle ricette indiane, fa parte del rituale.
Ogni piatto Tamil è un piccolo universo di sapori, costruito con pazienza e sapienza. Ecco alcuni ingredienti chiave:
Il sambar è una zuppa di lenticchie (toor dal) arricchita con verdure, tamarindo e una miscela di spezie tostate. Si serve con riso bianco, idli o dosa, ed è un classico della colazione e del pranzo.
Ingredienti principali:
Consiglio: Il sambar migliora il giorno dopo, quando i sapori hanno avuto il tempo di amalgamarsi.
Simile a un consommé piccante, il rasam è una delle pietanze più antiche e terapeutiche della cucina del Tamil. Viene servito bollente, dopo il riso, ed è perfetto anche come rimedio naturale contro raffreddore e cattiva digestione.
Ingredienti chiave:
Tra le ricette indiane più amate dai carnivori, il Chettinad Chicken Curry è uno stufato dal gusto deciso, originario della regione di Chettinad nel Tamil Nadu. Ricco di pepe nero, cannella, chiodi di garofano e noce moscata, è una vera esplosione di sapori.
Da abbinare con: riso al limone o parotta, il tipico pane sfogliato.
Il ven pongal è un piatto salato a base di riso e fagioli mung, condito con ghee, pepe nero, zenzero e foglie di curry. Si serve solitamente durante il festival di Pongal, ma è anche una colazione popolare.
Kootu è una pietanza cremosa a base di verdure e lenticchie, addensata con cocco grattugiato e spezie. Ogni famiglia ha la sua variante: con zucca, spinaci, cavolfiore o fagiolini.
Come in ogni angolo dell’India, anche nel Tamil Nadu il cibo di strada è un’arte. Ecco qualche tappa da non perdere:
Dolcezze dal sapore antico, spesso legate alle festività religiose.
Un tipico Tamil meal si consuma tutto su una foglia di banano. Si comincia con il sale e il chutney, poi arrivano il riso, il sambar, il kootu, il rasam e infine lo yogurt per rinfrescare il palato. L’ordine non è casuale: ogni sapore ha il suo ruolo.
Negli ultimi anni, la cucina Tamil sta vivendo una rinascita. Chef emergenti e food blogger riportano in auge le tecniche ancestrali, combinandole con presentazioni moderne e proposte fusion.
In città come Chennai, ma anche in ristoranti indiani in Europa, si cominciano a vedere piatti Tamil rivisitati: dosa con ripieni gourmet, kootu in versione vegana, sambar reinterpretati con ingredienti locali.
La cucina del Tamil è un tesoro ancora poco conosciuto, ma pronto a conquistare il palato di chi ama sperimentare.